articolo
Malagestione del canile comunale, una ordinanza cautelare e 5 indagati

Nei confronti della persona sottoposta ad indagini, attualmente agli arresti domiciliari, il GIP di Prato ha riconosciuto la sussistenza di gravi indizi in ordine ai reati di peculato, induzione indebita a dare o promettere, ricettazione e concorso in falso materiale in atto pubblico.
L’attività d’indagine sino ad ora svolta ha riscontrato l’indebita percezione di somme di denaro, dai proprietari dei cani vaganti e catturati, che sarebbero dovute confluire nelle casse comunali quali spese per “cattura e relativa sanzione amministrativa”.
La medesima attività ha riscontrato, altresì, l’indebita appropriazione di cani di soggetti privati mediante ricorso ad allusive prospettazioni di sanzioni non dovute, nonché un’ipotesi di ricettazione in ordine all’occultamento all’interno del canile di prato di un cane oggetto di pregressa attività delittuosa posta in essere da altri soggetti e il concorso nella realizzazione di una falsa attestazione di riconsegna di un altro cane in seno al pubblico registro dell’anagrafe canina.
Sempre in data 4/4/2023 i NAS di Firenze hanno effettuato perquisizioni presso il canile di Prato, al fine di acquisire tutta la documentazione relativa alla gestione amministrativa degli animali all’interno della struttura, nonché la medesima polizia giudiziaria ha proceduto presso il Comune all’acquisizione di ulteriore documentazione sempre inerente ai fatti d’indagine.

SHORT LINK:
https://vivere.me/d2oX
Commenti
